La prima cosa da fare per costruire una strategia SEO è decidere le parole chiave sulle quali si intende posizionarsi.
Per trovare le giuste parole chiave ci sono una serie di tool, uno di questi ce lo fornisce lo stesso Google con il suo Keyword Planner. Ora, se la vostra idea di ricerca keyword si basa sui tool, l’articolo è finito. Se invece vogliamo esplorare un po’ meglio il concetto, andiamo avanti.

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Chiariamo un punto: la SEO non è marketing. La SEO è un utilissimo strumento al servizio del web marketing. Le keyword sono domande che le persone fanno ai motori di ricerca, l’opportunità di una domanda è la possibilità di fornire una risposta e su questa risposta costruire pian piano una relazione di vendita o di branding. Grazie alla SEO e alle parole chiave facciamo in modo che le persone che cercano sul web un determinato argomento, trovino una nostra pagina, potendo così offrire una risposta. Il nostro obiettivo poi dovrà essere dare una risposta veramente utile, altrimenti l’utente ci saluta e arrivederci.

Le Keyword: importante capire come e perché sono utilizzate.

Il nocciolo della questione ruota intorno a una domanda: la persona che cerca sui motori di ricerca digitando una parola chiave, che tipo di risposta si aspetta di trovare?
Non è detto che chi cerca sia sempre pronto o disposto ad acquistare un prodotto/servizio che stiamo proponendo. Potrebbe anche essere alla ricerca di informazioni solo per soddisfare una sua curiosità o per esplorare un sogno.
Facciamo un esempio estremo: una ragazza cerca su Google “idee per viaggi di nozze”. In realtà la ragazza si è appena mollata con il fidanzato che lei sperava tanto diventasse suo marito. Va da sé che i siti web che le propongono grandi offerte non le interessano, però un bel blog, con racconti di viaggi di nozze e tante belle fotografie la terrà impegnata per un po’. Questo, a ben vedere, può diventare un’opportunità.

I quattro modelli di Keyword.

Possiamo dividere le parole chiave in quattro macro categorie, che poi coincidono con il processo d’acquisto che le persone compiono sul web: keyword formative, informative, di approfondimento e transazionali (ovvero di acquisto).

Le keyword formative.

Sono quelle utilizzate da una persona che ha una curiosità, perché ha ricevuto uno stimolo (può essere un’idea di un amico o una lettura su un giornale), e che utilizza i motori di ricerca per soddisfare la sua curiosità. In sostanza la persona si forma grazie ai risultati che trova. Queste parole chiave sono importanti perché nel processo di acquisto le persone scelgono rispetto a un’idea che si sono costruite. Facciamo un esempio: quanti hanno scoperto Lampedusa per il solo fatto di vedere le notizie degli sbarchi sui giornali e in televisione? Imparare a farsi questo tipo di domande ci aiuta a comprendere la realtà delle keyword formative.

Le keyword informative.

Sono le parole chiave che vengono utilizzate quando vogliamo informarci rispetto a un dato argomento. A differenza delle formative, in cui non si ha voglia o necessità di prendere una decisione, le ricerche di informazioni sono tali perché effettuate da chi deve fare una scelta in un certo tempo. Le informazioni ci aiutano a costruire un’idea chiara di cosa vogliamo veramente e quali sono gli elementi che dovranno essere soddisfatti quando faremo la scelta finale. Anche qui, facciamo un esempio e parliamo sempre di Lampedusa: alcune di quelle persone che hanno scoperto Lampedusa ora cominciano a chiedersi come si arriva sull’isola, se esistono collegamenti aerei e così via. Oppure si chiedono come potrebbe essere una vacanza in quei luoghi.

Le keyword di approfondimento.

Sono parole chiave che le persone utilizzano per approfondire un’informazione che hanno trovato in rete. Cercano conferme, verifiche. Ma attenzione, non vogliono ancora acquistare, ma vogliono fare le ultime riflessioni per capire se le informazioni che hanno sono giuste e sono veramente ciò che fa al caso loro. Bisogna stare attenti a questo tipo di keyword, perché spesso si fa l’errore di pensare che è il momento di chiudere la vendita. In realtà l’utente non è pronto e il risultato è una fuga a gambe levate. Per continuare con il nostro esempio dell’isola di Lampedusa: è il momento in cui le persone cercano un hotel, ma lo cercano con determinate caratteristiche come la vicinanza al mare, la pensione completa, all-inclusive, oppure cercano una casa vacanza perché gli piace l’indipendenza. Dite la verità, comprereste qualcosa da qualcuno che ve la vuole vendere senza rispondere alle domande che gli fate? Il senso è proprio questo.

Le keyword di scelta o di acquisto, cosiddette transazionali.

Qui si chiude il cerchio. Le persone hanno le idee chiare e vogliono comprare. Ma da chi? Chi saprà meglio soddisfare i loro desideri? Parte la ricerca al miglior offerente, e non è solo una questione di prezzo, semmai di miglior rapporto tra i servizi offerti, qualità e prezzo. Ma soprattutto parte la scelta legata alla fiducia verso l’azienda da cui comprare. Queste parole chiave spesso ereditano i concetti costruiti nella fase di approfondimento, magari comprendendo uno o più dettagli. La cosa importante per queste chiavi di ricerca è la pagina a cui rimandano i risultati. Perché è il momento dell’acquisto, tutte le informazioni devono essere al posto giusto e deve essere chiaro il modo per entrare in contatto e concludere.

La scelta delle parole chiave su cui svolgere attività di SEO deve passare da quest’analisi, ovvero comprendere le domande che le persone fanno in rete, che tipo di risposte cercano e, soprattutto, quali domande/risposte possono essere utili al nostro sviluppo del nostro business.
Pensateci, in fondo siamo partiti dalla curiosità di conoscere Lampedusa solo per le sole cronache degli sbarchi.